“Sono in ufficio, sto rispondendo a due telefoni quasi contemporaneamente. Mi sento irritato perché dall’altra parte non capiscono quello che dico di fare. Improvvisamente entra Maria (nome di fantasia) che mi da un biglietto con una scritta mutante, mi pare di leggere «ti voglio amare, ti devi avvicinare a me».”
Il sognatore, uomo-manager, con responsabilità di un certo rilievo in azienda, si rivolge allo psicologo perché avverte un senso di inadeguatezza generale che non sa spiegarsi, è più irritabile, scontroso, persino duro verso i collaboratori anche se il lavoro scorre e gli da soddisfazioni economiche.
Anche a casa il rapporto con moglie e figli risente di questo stato d’animo.
Il sogno evidenzia la necessità che la persona sia in grado di concedere spazio all’ANIMA, ovvero alla parte più morbida, affettiva, femminile della personalità.
In questa fase della vita ha molto accentuato il “maschile” nella sua accezione più ruvida, ordinativa, inappellabile.
Una parte di sé si ribella e contesta (al telefono dall’altra parte non lo capiscono)
Entra una sua segretaria, che descrive efficiente ma anche calma, femminile, ovvero una “attrice” che personifica l’ANIMA del sognatore.
E l’ANIMA gli chiede di essere amata e di avvicinarsi, di inserire dosi di femminile, di sentimento, di vedersi e vedere sé e gli altri non solo attraverso la corazza e l’armatura maschile
Ben ritrovato Doctor!
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